martedì 25 agosto 2015
Summer Love
giovedì 13 agosto 2015
Se la tartaruga che cerchi non è l'addominale
I matrimoni si sa, sono sempre un'ottima occasione per tentare di combinare l'incontro.
Così anche Viola quella volta era stata designata all'amico dello sposo.
Il pranzo procede tranquillo, con molto vino, qualche sorriso strappato e senza dargli troppa corda per non apparire aggressiva. Al ricevimento dopo pranzo a casa della sposa, la situazione decolla. Il padre della sposa incarica Viola regina della cantina affidandogli le chiavi dell'accesso al vino, tanto da meritarsi subito l'affetto dell'immancabile zio avvinazzato, rosso peperone in faccia con camicia sbottonata che se la trascinava ovunque sotto braccio.
Liberatasi dalla morsa del nuovo "amico", decide quindi di approcciare l'obiettivo della festa.
Così quando l'amico con cui era in macchina Vin Diesel lascia la festa, prontamente Viola gli offre un passaggio, che l'insolito testimone accetta volentieri.
Lo sposo esulta: erano anni che non vedeva l'amico parlare così tanto con una ragazza.
Gli amici stupefatti, e la cara Viola sembra aver trovato una giusta sintonia per aprirsi a confidenze. Lui le racconta della delusione, della sua scelta di vita, e si sorprende di riuscirci. Miracolo e attrazione fatale al matrimonio o merito degli ottimi vitigni?
Ma ad un certo punto il dramma. Forse spinto dall'insolita circostanza, il manzo lascia trapelare la sua più grande passione: le tartarughe. Sia di terra, che di acqua.
250. Duecentocinquanta.
Sì. Duecentocinquanta tartarughe a casa, senza contare i piccoli nati di recente. Sepolti in casa.
Lui domanda a Viola: "E a te piacciono le tartarughe?" - "Una volta quando avevo 8 anni ne ho avuta una, ma...".
Ciao, mi chiamo Vin, ma per pochi intimi Hannibal Lecter. Sepolti in casa sotto le tartarughe.
L'amore chiaramente non è scattato, Viola non era pronta a sacrificare la sua vita in nome degli amici ovipari dello scapolo d'oro del matrimonio.
Accompagnato a casa, timido come pochi, neanche la bacia. Ma la ringrazia. Era da troppo tempo che non parlava così piacevolmente con una ragazza. Ma lui ha fatto una scelta: le tartarughe. Ma spera comunque di chiacchierare con lei alla festa del battesimo del figlio degli sposi, bimbo non ancora nato sia chiaro.
Nel 1994 a Tom Hanks dopo 3 matrimoni, capitava il funerale.
A Viola il secondo appuntamento al Battesimo.
mercoledì 12 agosto 2015
LA MORALE DELLA FAVOLA
Prima della sua Storia Importante, di quella che l'ha lasciata con il cuore nel culo per anni, Viola è uscita per un breve periodo con Orso. Anche se "uscire" potrebbe non essere il termine più adatto. Perché di fatto, i due non si sono mai visti come una coppia canonica. Niente locali, niente cene, niente cinema della domenica. Al contrario, erano sempre chiusi in casa di lui, tanto che Viola si era fatta l'idea che fosse un po' sociopatico. Di quelli simpatici, nulla di pericoloso e questo la faceva sorridere.
Insomma, la storia perfetta per tenersi compagnia senza troppi paroloni dato che di lì a poco entrambi avrebbero cambiato lavoro, città e continente.
No strings attached di comune accordo. Nessun progetto in comune tranne uno, leggero anche quello: una festa a cui avrebbero partecipato insieme.
E a questo punto arriva il MA.
Il pomeriggio della festa, Orso la chiama per comunicarle che non solo la sera prima si era fatto un'altra ma che aveva intenzione di portarla alla festa.
Su di lei spenderemo solo quattro parole: una gnocca da paura.
L'orso disadattato non avrebbe mai potuto rifiutarla e Viola sentiva l'autostima ai minimi storici.
Ma Viola ha le palle, manda giù fingendo un contegno degno di una dama del 700, nemmeno lo insulta. Nella sua testa però, gli aveva già sfondato i finestrini dell'auto e riempito le scarpe di lamette. A questo punto la telefonata di Orso diventa tragicomica. Arriva anche a consigliarle bonariamente di restare a casa. Viola in quel momento perde l'aplomb, gli dice dove infilarsi i suoi consigli, si prepara e va alla festa, si sbronza e si diverte.
Inutile dire che la loro storia finisce così.
E la morale?
Orso continua a vedere la nuova fiamma, con passione e trasporto.
Finché lei decide di fare il più grande regalo che una donna possa fare ad un uomo.
Non il cuore. Il culo.
Ora, immaginiamoci questo ragazzo al settimo cielo e molto molto su di giri perché la sua donna gli sta lasciando questo regalo con cui pensare a lei nei lunghi mesi in cui lui sarà via.
E anche a questo punto, puntuale come un orologio, arriva il MA.
O meglio, il karMA.
Lei finalmente si concede in un impeto di passione e...gli caga sul copriletto.
Orso vittima di traumi ed imbarazzi è partito per la sua nuova vita, Viola ogni tanto incrocia ancora la strafigona alta un metro e mezzo più di lei, si ripettina l'autostima e la guarda con occhi molto molto diversi.
Banalissimo morale di questa favola edificante e postmoderna:
1. se tratti le persone come merda, è probabile che il karma ti ripaghi alla stessa maniera.Se sei sfortunato, lo farà letteralmente.
2. Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quello che perde ma non sa cosa può succedere al copriletto a fiori della nonna.
Forse Orso questa lezione la ricorderà o forse no.
Ma di certo ha imparato come impostare la lavatrice per i lavaggi intensivi, che è sempre meglio di niente.
E credetemi, a Viola questo basta.
lunedì 10 agosto 2015
Cenerentole moderne
Sono una ragazza normale di trent'anni.
Anche se definire "normale" al giorno d'oggi non è mai stato così facile.
Il chi sono, cosa faccio nella vita, da dove vengo, non sono particolari poi così importanti.
Perché la realtà è che potrebbe essere chiunque a scrivere questi racconti. Anche se di fiabesco rimane ben poco, e questo blog narra di fatti e persone realmente accaduti. Mi risparmierò solo i nomi all'anagrafe poiché ci sono ancora leggi in questo stato che tutelano i casi umani, ma non vi risparmierò di dettagli.
Il punto è che quando ti avvicini attorno ai trenta gli scenari possono essere solo due.
Da un lato le amiche sposate, conviventi, fidanzatissime, mamme e amore e selfie con le cognate.
Dall'altro c'è Viola.
Viola in realtà non è mai stata fortunatissima in amore. Viola ha avuto una storia importante, finita per ragioni ovvie. Da allora, non si è più fermata. Ha un talento innaturale per collezionare in maniera seriale appuntamenti grotteschi, storie mai iniziate (e quindi mai concluse), messaggi penosi di uomini mestruati, e non per ultime, delusioni amorose di dimensioni bibliche.
Ma lei crede ancora nel sentimento. Ecco, crede anche nel sesso libero consensuale e nel fatto che si possa essere felici anche da sole, ma purtroppo è più forte di lei: riesce sempre a migliorare se stessa e scovare nelle situazioni più disparate il re dei coglioni del momento.
Di Viola ne conosco tante, e sono tutte ragazze speciali. Ed è per questo che è giunta l'ora di raccontarci. Perché diciamolo, di sicuro non sono storie alla Federico Moccia da ricordare, ma sono storie reali di Cenerentole moderne che è giusto pubblicare. E perché no, con il senno di poi, è bello soprattutto riderci sopra.